George Teixeira è Ceo e Presidente di DataCore, dinamica società nata nel 1998 da un gruppo di ingegneri che in origine sviluppava tecnologie di I/O ad alta velocità per supportare progetti della Nasa. Specializzatasi in storage dopo i tagli che hanno colpito il programma spaziale USA, CoreData è ora una corporation in pieno sviluppo, forte della sua tecnologia esclusiva.
L’abbiamo incontrato a Milano, in occasione di una serie di annunci che rendono le applicazioni dell’azienda di Fort Lauderdale, in Florida, particolarmente interessanti anche per il nostro Paese. Oggi la sua soluzione di virtualizzazione è infatti ai vertici della classifica Gartner tra le tecnologie strategiche per la capacità di gestire e armonizzare sistemi di storage diversissimi tra loro, comprendendo soluzioni Dell, EMC, Fujitsu-Siemens, Hitachi, HP, IBM, NetApp e altri ancora.
Questa caratteristica di SANsymphony-V rende l’applicazione particolarmente interessante nelle fasi upgrade e integrazione di sistemi con soluzioni diverse, come avviene per esempio nella razionalizzazione dei data center della Pubblica amministrazione.
La versione 9, appena annunciata, è poi particolarmente veloce e cloud oriented.
“I moduli IaaS supportati da SANsymphony-V 9.0 orchestrano il coordinamento dinamico tra le scelte a disposizione degli utilizzatori del servizio e i dispositivi di storage adeguati a rispondere alle loro esigenze,” ha detto Teixeira. “E questo è ciò che permette di evitare il controllo diretto e costante delle attività di storage cloud”.
Secondo Teixeira il nuovo hypervisor consente prestazioni 5 volte superiori nelle app e supporta un carico 5 volte più impegnativo, rendendolo adatto anche per cloud service provider, che potranno sfruttare un contratto di affitto mensile che parte da meno di 500 euro al mese. Consente di rispondere affermativamente alla domanda se è possibile ottenere maggiore velocità dopo un processo di virtualizzazione.
George Teixeira Ceo di DataCore
Primi casi in Italia
Marco Frigerio, Country Manager di DataCore in Italia, ha ricordato i primi casi di successo nel nostro Paese, come l’Istituto Ortopedico Rizzoli, che ha implementato DataCore all’inizio dell’anno sul proprio sistema Oracle, ottenendo vantaggi in termini di business continuity e prestazioni.
La gestione del sistema con SanSymphony-V 9.0 è resa infatti particolarmente agevole ed efficiente grazie all’algoritmo di auto tiering. Le prestazioni migliori, sercondo Frigerio, sono ottenute anche grazie al caching. “La macchina DataCore è un server x86, sul quale si può montare una grande quantità di Ram utilizzabile come cache, mentre in un sistema di storage tradizionale la Ram è limitata”. Inoltre la semplicità di sistema simile rende possibile attivarlo in poche ore.
SANsymphony-V 9.0 è disponibile da luglio in cinque diversi livelli di virtualizzazione, in grado di adattarsi a installazioni di dimensioni molto grandi così come a piccoli programmi pilota o a filiali locali.
Accanto alla soluzione principale DataCore ha reso disponibile anche SANsymphony-V Disk Migration Suite progettata per ridurre in modo significativo le ore, gli sforzi e i downtime necessari a migrare il contenuto dei dischi e le VM tra i dispositivi e i sistemi di storage.