Abbiamo potuto provare a fondo, anche in ambito business, il primo dei due tablet che Microsoft intende sottoporre ai clienti italiani nel corso del 2013.
Parliamo di Surface RT, che la concorrente Samsung ha bollato come un probabile flop e secondo Bloomberg ha ottenuto nei primi mesi dopo il lancio un favore del pubblico ben al di sotto delle aspettative.
In realtà la tavoletta con processore Arm non ci è sembrata di per sé un prodotto sbagliato. Tenta di anticipare la tendenza che porterà inevitabilmente le applicazioni per Windows a spostarsi interamente sullo store, e le interfacce ad adeguarsi ai nuovi sistemi di input. Il modello app-touch-cloud-mobile, del resto, è indicato da tutti gli osservatori come l’unico possibile per il futuro mercato dell’IT. C’è solo da domandarsi quanto lontano debba essere questo futuro.
Il mondo business, inevitabilmente, sta guardando a questa transizione con interesse ma anche con la dovuta prudenza. L’idea di sostituire molte postazioni di lavoro con un prodotto come Surface RT richiede una certa dose di avventurismo ma non è del tutto irrazionale.
Surface Rt, infatti, garantisce 8 ore di batteria, funziona anche con tastiere e mouse esterni e ha una porta Usb che supporta hard disk e chiavette come un normale Pc. Per lavorare c’è office integrato, da usare in modalità desktop, e pur non potendo installare nessuna applicazione standard x86, è prevedibile che lo store si popoli in breve tempo.
Il prossimo Surface Pro, che dovrebbe arrivare sul mercato prima dell’estate, sarà decisamente più goffo e pesante e costerà circa il doppio. Offrirà certamente prestazioni molto superiori grazie al processore Intel Core i5, potrà installare programmi x86 e avrà una risoluzione leggermente superiore, comunque limitata dalla diagonale dello schermo. Ma soprattutto la batteria durerà meno della metà del suo fratello minore.
Per aiutarvi a decidere se fare il passo o aspettare, a questo link trovate la nostra prova completa di Surface RT, corredata di video e immagini.