Apple con iPhone e iPad e Google con smartphone e tablet Android sono i veri protagonisti del mercato Mobile, entrambi alla ricerca di una leadership incontrastata e vincente. L’arrivo di Windows 8 e l’affermarsi di Amazon con la sua proposta prevalentemente legata ai contenuti e ai servizi, non hanno inciso sul ruolo che le due aziende stanno giocando nel guidare l’evoluzione del personal computing. Il consumatore ma anche le aziende sono sempre più impegnate a valutare quale possa essere, tra Apple e Google, la proposta ideale, non tanto per la bontà e qualità del prodotto, quanto per la visione che ognuna di queste aziende comunica e sostiene.
Google offre più di Apple
Il successo di Apple è indubitabile e difficilmente scalfibile, ma la proposta emergente come maggiormente organica e strutturata è quella di Google. Per una serie di motivi quali la maggiore integrazione con l’ecosistema formato da applicazioni gratuite come Gmail, Google Apps, e di storage con Drive. Contano anche il minor costo dei dispositivi a parità di caratteristiche tecniche e di qualità e ricchezza funzionale e la maggiore libertà dell’utente nella scelta del produttore. Android è infatti proposto da numerosi produttori hardware che lasciano ampia scelta al cliente in termini di prezzo, configurazione, funzionalità, contratti e così via. Inoltre sono vantaggi la maggiore capacità di adattamento alle nuove tecnologie che continuano ad arricchire il mercato Mobile e la possibilità di personalizzazione Android delle applicazioni.
Chi vince sul mercato
I dati di mercato che indicano un predominio della piattaforma Android di Google nel segmento smartphone, grazie principalmente a Samsung e al suo Galaxy S III, e il calo costante del market share di Apple nel segmento dei tablet. Sono indicatori forti di una tendenza in atto e di cambiamenti nei gusti e nelle preferenze dei consumatori. La proposta di Apple continua ad essere di elevata qualità così come fortissima è ancora l’attrattività del marchio della Mela. Google ha però dalla sua parte, oltre alla ricchezza e organicità dell’offerta, una politica dei prezzi (Nexus 7 a € 199,00 e Nexus 10 a €399) che favorisce, soprattutto nel periodo di crisi attuale, l’adozione di dispositivi e piattaforme Android in azienda. La proposta Android è particolarmente calzante per organizzazioni numerose che puntano alla mobilità per ottenere maggiore produttività ed efficienza dei processi ma anche maggiore soddisfazione dei loro dipendenti operanti sempre più in condizione di mobilità. Soddisfare questi bisogni con la scelta di Google Android è meno costoso, offre una maggiore scelta e garantisce qualità, benefici e vantaggi immediati.
Il modello in movimento di Google
Google non è un’azienda web e non è neppure focalizzata sul mobile. Il modello di business su cui Google ha costruito la sua fortuna è legato alla pubblicità ( il 96% del fatturato 2011 di 37,9 miliardi di dollari ). Google offre gratuitamente servizi come Google Apps, Google Maps, Gmail e Docs allo scopo di guadagnare un vantaggio competitivo sulla concorrenza. L’offerta gratuita di applicazioni è resa possibile dagli elevati guadagni pubblicitari e serve a tenere lontane altre aziende concorrenti dall’insediare il suo modello di business. Rimanere fermi ad un unico modello di business non sembra tuttavia essere la strategia di Google. A maggior ragione non lo è nel mondo Mobile nel quale Google è già attivo a livello pubblicitario con Adsense, browser e motore di ricerca, tutte soluzioni facilmente replicabili e sostituibili dalla concorrenza presente e futura.
Android secelta aperta… alla pubblicità
La scelta di costruire una piattaforma open source come Android e di renderla disponibile ad altri produttori è stata determinata dalla volontà di proteggere un mercato, quello pubblicitario, messo a rischio dalle proposte alternative di concorrenti agguerriti come Apple. La crescita esponenziale del mercato Mobile ha dettato strategia e approccio al mercato. Oggi che gli smartphone e i tablet Android stanno in molte situazioni sostituendo il personal computer, Google è stata capace di vedere lontano. Una visione che dovrebbe permettere al colosso di Mountain View di mantenere la leadership nel mercato pubblicitario online e di dominare in nuovi mercati, ma soprattutto di impedire ad altre realtà di insediare la sua specificità e leadership. Da questa strategia dipendono molte scelte come quelle legate a Google Play e all’ecosistema applicativo (pubblicità in-App al posto di applicazioni a pagamento per attrarre gli sviluppatori) e ai contratti con i provider ( Google garantisce massimo controllo sulle piattaforme Android commercializzate). Obiettivo di questa strategia è far crescere il numero di dispositivi Android in circolazione per imporre la piattaforma Android come uno standard e rendere difficile la scelta di una piattaforma alternativa. Raggiunto questo obiettivo, anche grazie ai bassi costi dei disposiiti, la fase successiva sarà quella dei servizi, una scelta facile per una realtà come Google che domina il mondo Web. Una strategia che mira a confinare Apple nel mercato di fascia alta, un mercato ricco ma non destinato a influenzare l’evoluzione del mercato Mobile complessivo. Windows 8 permettendo, ma questa è un’altra storia!