L’Enterprise Mobility non è solo un trend tecnologico ma il contestualizzarsi di nuovi scenari di business. Scenari caratterizzati dalla presenza di dispositivi mobili e di connessioni wireless, ma anche da nuovi comportamenti e abitudini che obbligano a ripensare il modo con cui si lavora in azienda, a ridisegnare l’organizzazione e a rivedere e riassegnare i ruoli e le responsabilità aziendali.
Molti analisti di mercato come Forrester, Idc, Gartner, sono tra loro concordi. L’Enterprise Mobility sarà oggetto costante di analisi e conversazioni ma soprattutto di investimenti e iniziative per i prossimi anni a venire. È destinata a far crescere una nuova disciplina in grado di suggerire e governare le forme di relazione e collaborazione che emergeranno grazie alle nuove tecnologie mobili. Per guidare il cambiamento in atto i Cio saranno chiamati a sviluppare strategie, programmi e progetti finalizzati alla creazione e gestione di nuove organizzazioni mobili e ad armonizzarle con le infrastrutture esistenti.
Secondo Idc Italia, la spesa delle imprese italiane per la mobilità aziendale crescerà nel 2012 fino a 6.8 milioni e, con un incremento medio dell’8% annuo, raggiungerà gli 8,6 milioni di euro nel 2015. La crescita è legata all’avvento di nuove tipologie di dispositivi mobili, alla pervasività delle app ( 85 miliardi di download) e ai fenomeni della consumerizzazione e del Byod. L’introduzione dei tablet in azienda sta sgretolando molte barriere e resistenze. Un’indagine dell’Osservatorio New Tablet & Business Application della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato che il 47% delle 250 aziende intervistate hanno già introdotto dispositivi mobili in azienda. A confermare la tendenza ad espandere le soluzioni di mobilità aziendale ci sono i primi casi di studio italiani come quello di Ariston Thermo Group, di Enel e dell’Ospedale Niguarda di Milano e altri ancora. Ariston , nell’ambito di una strategia di innovazione dell’intera infrastruttura Ict, ha semplificato la procedura che va dalla chiamata al call center, alla convocazione del tecnico che registra l’intervento alla fatturazione riducendo da una settimana ad un giorno e mezzo la procedura e la riduzione del 50% della forza lavoro impiegata nel back-office. Enel, pioniere nell’uso dei palmari per il lavoro in mobilità, ha deciso di introdurre tablet Android e nuove applicazioni per rendere più efficiente il lavoro sul territorio. Il Niguarda di Milano e il Policlinico Gemelli di Roma hanno sviluppato applicazioni mobili che hanno trasformato l’operatività medica in corsia. Con la collaborazione di Connexxa, l’Ospedale Niguarda ha realizzato iClinic, un progetto che dovrebbe interessare 500 medici e permettere al medico di accedere alla cartella clinica del paziente da qualsiasi luogo dell’ospedale. Il Policlinico Gemelli ha sviluppato con GESI un progetto SiPad che prevede la gestione della cartella clinica del paziente direttamente da dispositivo mobile. Ha implementato progetti di mobilità anche l’Atac, la società dei trasporti pubblici di di Roma, spinta, come ha dichiarato il Cio Giorgio Sgarbazzini, dalla necessità di fornire maggiori informazioni al pubblico. In Chiesi Farmaceutici, secondo Umberto Stefani, Cio dell’azienda, la strategia sulla mobilità è servita ad introdurre innovazione ed efficienza in tre ambiti, automazione della forza vendita, operatività sul territorio e lavoro di ricerca e scientifico.
I benefici e i vantaggi delle nuove soluzioni di Enterprise Mobility sono cospicui. Numerose sono tuttavia le sfide che aspettano le aziende e le organizzazioni. Esiste un problema di tipo organizzativo legato all’impatto che le nuove tecnologie avranno sul comportamento delle persone e che obbliga a rivedere organigrammi e procedure, per rendere più fluide la collaborazione e l’interazione tra persone e organizzazioni. Ci sono problematiche complesse in ambito It da affrontare per tempo e in modo organico per evitare vulnerabilità, inefficienze e criticità delle nuove infrastrutture mobili.
Le problematiche emergenti, da affrontare nei nuovi scenari nell’impresa mobile sono diverse: sicurezza e integrazione applicativa con le applicazioni aziendali esistenti, diversità e varietà di dispositivi in uso, costi del servizio telefonia e dati, gestione degli asset mobili concessi in uso ai dipendenti, formazione degli utenti, giustificazione degli investimenti, dei costi e ritorno sugli investimenti, gestione, supporto e controllo dei dispositivi di utenti che non possono più fare a meno dei loro giocattoli tecnologici.