Dopo mesi di attesa e una battaglia giocata da entrambi i contendenti con tutte le carte a disposizione, il primo verdetto c’è e sancisce la vittoria di Apple contro Samsung. In attesa del secondo round, quali saranno le conseguenze sul mercato?

La vittoria giudiziaria di Apple nella causa intentata contro Samsung per la violazione di brevetti tecnologici, ha avuto immediate ripercussioni sull’andamento borsistico delle due aziende ed avrà implicazioni altrettanto rilevanti per l’industria Mobile. Considerando quante aziende hanno disegnato e fabbricato dispositivi ‘simili’ a quelli di Apple usando, forse, brevetti non loro, la sconfitta di Samsung indica che il futuro è destinato a non essere più lo stesso. Il verdetto ha una valenza molto maggiore del valore della multa. Mette al sicuro la capacità innovativa di Apple ( Apple ha impiegato quattro anni per sviluppare l’iPhone, mimato in tre mesi da Samsung ) e scoraggia altre aziende dal clonare tecnologie Apple. E’ di questi giorni ad esempio la firma di un contratto tra Microsoft ed Apple per l’uso di alcuni dei brevetti oggetto della causa con Samsung.

 

Gli effetti della sentenza della corte americana, che vale per ora sul territorio degli Stati Uniti, ha ripercussioni sia sui produttori che sui consumatori e si manifesta nella sua realtà nelle borse finanziarie dove i titoli delle due società sono quotati. All’apertura del mercato di Wall Street lunedì 27 agosto le azioni di Apple sono salite a $680,87 rispetto ai 663,22 della chiusura di venerdì e prima che il verdetto con la multa da un miliardo di dollari inflitta a Samsung fosse reso noto. Il contraccolpo negativo su Samsung è costato il calo del 7,5% del valore delle azioni quotate alla borsa coreana, una perdita in termini di capitalizzazione di 12,5 miliardi di dollari (Reuters reports). Una perdita del 2,41% ha subito anche Google, il proprietario della piattaforma open source Android usata da Samsung sui suoi dispositivi mobili.

 

Il risultato del verdetto così come gli effetti da esso prodotti erano largamente prevedibili. Meno prevedibili sono gli scenari futuri e la loro evoluzione sia nel mercato del Mobile che in quello finanziario e borsistico. Non tutti gli analisti sono concordi, alcuni valutano il significato del verdetto nella prospettiva della lotta per la leadership tra Apple e Google e tra iOS e Android, altri si limitano ad osservare che la multa a Samsung è elevata ma gli effetti sull’ecosistema Android saranno nulli.

 

Jp Morgan ritiene che il verdetto più che colpire Samsung, faccia male all’ecosistema Android e a Google perché metterà maggiore pressione sui produttori OEM di dispositivi Android a differenziare la loro offerta. E’ molto probabile infatti che il futuro preveda regole più chiare e restrittive sui brevetti software. Una conseguenza potrebbe essere la scelta di aumentare il market share attraverso dispositivi proprietari protetti dai brevetti di Motorola, società acquisita da Google l’anno scorso e che ha a sua volta contenziosi aperti con Apple.

Per Barclays il verdetto ha minore impatto di quanto si possa ritenere sul mondo Android e non influirà sul predominio attuale di Android nel mondo degli smartphone. Rimane da valutare l’impatto della multa inflitta a Samsung e gli effetti sulle vendite nel mercato americano. UBS più che fare previsioni si limita ad osservare come Apple abbia trovato un altro flusso ricorrente di guadagno che dovrebbe derivare dalle royalties che Samsung sarà obbligata a pagare per ogni dispositivo che verrà venduto. Altri analisti leggono il verdetto solo nell’ottica dello scontro tra Apple e Google che non servirà a migliorare le relazioni già incrinate da scelte e strategie contrapposte. YouTube, di Google, ad esempio non sarà disponibile come APP su iOS. La relazione sarà tanto peggiore quanto maggiori saranno i problemi che Google incontrerà con i suoi partner che hanno scelto in passato la piattaforma Android.

Per capire meglio cosa possa succedere è interessante sottolineare le diverse reazioni di Samsung e di Google al verdetto. La prima ha semplicemente ribadito il concetto che Apple utilizza con prepotenza le regole sui brevetti per battere slealmente la concorrenza. Google da parte sua si è limitata a evidenziare come i brevetti su cui Samsung è stata trovata colpevole non sono legati alle componenti principali di Android.

Il mercato degli smartphone è destinato a vivere tempi turbolenti con effetti non prevedibili. In casa Nokia ad esempio si guarda a quanto avvenuto con la speranza che le modifiche che dovranno essere apportate ad Android saranno tali da spostare l’attenzione di alcuni OEM verso piattaforme con Windows Phone (8).
Samsung è forse stata troppo frettolosa e rapida nel portare sul mercato dispositivi molto simili a quelli di Apple ma non ha peccato in mancanza di innovazione. Il verdetto per lei negativo può diventare un punto di partenza per competere ancora più agguerritamente con Apple e di farlo investendo ancor più in innovazione. Il risultato potrebbe essere qualcosa di completamente diverso dai dispositivi di Apple, più bello esteticamente e più competitivo.