Il lancio del browser Vivaldi susciterà sicuro interesse da parte di tutti gli utenti del web. Moltissimi sono infatti i cittadini che mettendo Tiscali e le sue offerte adsl a confronto con quelle Infostrada o Vodafone si sono dotati di una connessione a Internet e usano quotidianamente uno o più browser di navigazione. E quest’ultimo programma si propone di stupirli.
Il browser Vivaldi nasce da Jon Von Tetzchner, uno dei padri fondatori di Opera, la piattaforma web freeware e multipiattaforma nato nel 1994. Non riuscendo con quest’ultimo a imporsi nei confronti della concorrenza, come dimostra la chiusura precoce del software a marzo 2013, Tetzchner ci riprova quest’anno.
La sfida del browser Vivaldi
Quella del nuovo browser Vivaldi è una sfida durissima alla conquista di un’utenza già stabilmente distribuita tra i competitors del web. Stando agli ultimi dati relativi a questo mercato, infatti, Net Applications incorona Internet Explorer, scelto dal 58,01% dei web user, come player di riferimento, seguito dai concorrenti Chrome, Firefox e Safari.
Ciononostante Tetzchner appare convinto dell’esistenza di una fascia di utenti bisognosi di uno strumento che sia potente e flessibile al massimo per semplificare la loro assidua presenza sul web. Frutto di quest’idea è proprio Vivaldi che, proponendosi come evoluzione di Chrome, renderebbe più agile la consultazione delle pagine.
Come funziona il browser Vivaldi?
Per quanto riguarda il motore alla base del codice, d’altronde, il browser Vivaldi ha attinto a piene mani da Google Chrome per poi personalizzarsi con una serie di funzionalità specifiche. Prima tra queste l’anteprima dei tab, cioè dei controlli grafici che permettono all’utente di muoversi da un gruppo di controlli o da un documento ad altri.
Presente anche un sistema per la ricerca veloce, che simula il sistema Spotlight presente sui dispositivi Apple a tutto vantaggio dell’utente. Non mancano, poi, le finezze estetico-funzionali. Tra queste la possibilità di spostare tab e menù in qualsiasi punto dello schermo e il fatto che essi cambino colore in base alla tinta dominante della pagina in funzione mnemonica.
Il browser, inoltre, può essere controllato tramite gesti del mouse e direttamente con i comandi della tastiera che piaceranno ai più esperti. Per una navigazione ancora più veloce, poi, è presente l’interfaccia “speed dial” che consente di accedere con rapidità ai preferiti e una funzione che permette di fondere più schede in una sola.
Per migliorare ulteriormente le performance di ricerca, Vivaldi mette a disposizione un tool per prendere appunti direttamente sulla pagina web simile a Project Spartan di Microsoft. Nelle prossime settimane, infine, approderà a corredare il browser un client e-mail integrato per sincronizzare tutti gli account di posta in un’unica piattaforma.
Attualmente Vivaldi è disponibile come anteprima e in versione limitata per i sistemi operativi Windows, OS X e Linux. Rivolto agli utenti più esperti, i cosiddetti “power user”, d’altronde, il browser aspetta ancora la sua versione definitiva. E chissà se sarà all’altezza delle aspettative.