[section_title title=OVH: il Cloud su misura e conveniente – Parte 2]
Parlavamo prima di Cloud. L’offerta di OVH in questo campo è particolarmente all’avanguardia. Perché un’azienda dovrebbe scegliere il vostro Cloud?
Il primo motivo va individuato nel rapporto qualità-prezzo altamente competitivo. Altro nostro punto di forza è la flessibilità: siamo in grado di mettere a disposizione servizi e infrastrutture Cloud che si possono adattare alle esigenze del singolo cliente, andando ad agire sui costi, grazie a un modello di pricing chiaro, sicuro e trasparente. E poi, ovviamente, l’innovazione e l’attenzione costante nella ricerca e sviluppo, che ci consente di competere al meglio sul mercato di riferimento.
Passando all’offerta tecnologica, questa si declina in due proposte: Dedicated Cloud e Public Cloud. In cosa consistono?
Il Dedicated Cloud parte dal presupposto che con l’esplosione dei dati la capacità di far leva su data center di terzi sarà una delle chiavi principali per fornire all’IT aziendale quell’agilità di ruolo per consentire alle imprese di accelerare il percorso d’innovazione ed accrescere la propria competitività.
Grazie all’offerta di Dedicated Cloud i professionisti che scelgono di affidarsi a noi possono contare su un data center esternalizzato come se fosse di loro proprietà, in grado di assicurare un total cost of ownership inferiore ma, al tempo stesso, gestito e amministrato da OVH, riuscendo, in questo modo, a “liberare” risorse da dedicare ad altre priorità aziendali.
Con il Dedicated Cloud l’hardware è gestito al 100% da OVH così che il cliente può disporre di un’infrastruttura completamente dedicata e con la possibilità di scegliere fra hypervisor VMware e Microsoft.
Il Public Cloud invece, grazie alla sua flessibilità e a un hardware in continua evoluzione, rappresenta la soluzione ideale per avere risorse disponibili in ogni momento. Avviare il progetto è un gioco da ragazzi: basta attivare le proprie virtual machine e salvare i propri file. Altro dettaglio importante è che scegliendo il Public Cloud si possono integrare le proprie istanze alle altre soluzioni OVH.
Quali sono le caratteristiche principali del servizio di Dedicated Cloud?
Indubbiamente la sua facilità di utilizzo che consente al cliente di gestire, in modo semplice e trasparente, ambienti complessi e diversificati come se si trattasse di un unico sistema, senza però farsi carico delle difficoltà tecniche e degli investimenti, con grandi vantaggi in termini di scalabilità, reversibilità, flessibilità dei costi e sicurezza.
C’è poi la possibilità di aumentare o diminuire le risorse a disposizione in soli 5 minuti, così da poter effettuare un investimento commisurato alle reali necessità di utilizzo. Inoltre, una velocità di banda passante garantita da 1,5 a 3Gbps, attivabile direttamente dall’account cliente OVH, permette di trasferire in modo rapido e sicuro i dati dal data center interno a quello virtualizzato. Il Dedicated Cloud di OVH consente di gestire fino a 4000vLAN.
E il Public Cloud?
Le nostre soluzioni di Public Cloud, basate su OpenStack, si caratterizzano per la protezione DDoS automatica, hosting europeo, tripla replica dei dati e standard aperti per facilitare l’adozione di soluzioni Cloud da parte delle imprese. Il servizio garantisce un livello di SLA del 99,999%, unitamente alla disponibilità e affidabilità delle infrastrutture cloud.
Sono due i tipi di servizi Public Cloud che OVH offre. Con le Istanze Public Cloud è possibile scegliere due tipologie di Virtual Machine: le istanze RAM, progettate per servizi che utilizzano grande quantità di memoria, come l’esecuzione di applicazioni SaaS, la creazione di contenuti multimediali o la gestione di database di grandi dimensioni. Le Istanze Cloud CPU, invece, sono pensate per gestire processi che necessitano di potenza di calcolo, quali l’analisi dei dati, le simulazioni al computer e la gestione dei picchi di carico.
Il Public Cloud Storage offre invece una high availability dell’object storage, che può essere utilizzata per lo storage e l’accesso di grandi quantità di contenuti binari per lo sviluppo di applicazioni, di modo che gli sviluppatori non dovranno più configurare i servizi NFS o FTP.
Tra l’offerta Dedicated e quella Public quale preferiscono le aziende?
L’offerta di Dedicated Cloud è già a listino da diversi anni mentre quella Public solo dallo scorso anno, quindi solo per ragioni storiche sono più numerosi i clienti che utilizzano il Cloud privato.
I clienti che hanno deciso di adottare il Public Cloud sono già tantissimi e il numero di chi lo sta testando e sta provando a mettere in produzione i suoi progetti su Public Cloud sta aumentando in maniera considerevole.
I vostri data center quanti sono?
I data center attualmente attivi sono 17, situati prevalentemente in Francia. Le sedi principali sono quelle di Roubaix, Strasburgo, Gravelines e Parigi. Mentre in Nord America, a Beauharnois, abbiamo uno dei più grandi data center con una capacità di hosting di 360 mila server: un investimento importante che abbiamo voluto sostenere per rafforzare la nostra presenza nel continente americano.
Con l’IoT la quantità di dati generata dalle macchine sarà sempre più elevata. Il ruolo del Cloud quale sarà?
Il Cloud è a nostro avviso il propulsore dell’IoT, che generando grandi volumi di dati necessita di grandi risorse di calcolo. E una società che deve concentrarsi sullo sviluppo di tecnologie IoT ha l’esigenza di esternalizzare tutta la parte di gestione dell’infrastruttura per la capacità di calcolo. Utilizzare un’infrastruttura Cloud rappresenta, quindi, una leva importante per lo sviluppo dell’IoT.
Tornando ad OVH… a livello di fatturato il 2015 come si è chiuso?
Quello che possiamo dire è che si tratta di un fatturato in crescita a livello di Gruppo e, soprattutto, in Italia. La percentuale si aggira intorno ai due digit a livello worldwide e per l’Italia si tratta di un numero a tre cifre. Una crescita comunque costante, che ci ha dato grandi soddisfazioni.
E per il 2016 cosa bolle in pentola?
Uno degli obiettivi principali del 2016 è quello di ampliare la presenza globale, motivo per cui abbiamo messo in progetto altri 11 Data center oltre ai 17 già attivi: i primi due nei prossimi due anni e gli altri nei prossimi cinque anni. L’Italia è protagonista del piano di crescita internazionale. Poi ovviamente c’è la necessità di migliorare i servizi già a listino e già in produzione per renderli sempre più flessibili, cioè mettere a disposizione servizi che diano la possibilità di costruire infrastrutture di Cloud ibrido, come nel caso del Public Cloud che permette l’integrazione con altre infrastrutture Cloud che il cliente ha già in casa.