[section_title title=OVH: il Cloud su misura e conveniente – Parte 1]
Flessibilità, innovazione e rapporto qualità-prezzo altamente competitivo sono i punti di forza di OVH, società specialista nel Cloud e nelle infrastrutture internet nata in Francia nel 1998 e che nel 2008 ha aperto anche una filiale tutta italiana, con sede a Milano, che conta attualmente 35.000 clienti attivi. Una realtà già ben sviluppata sul territorio, della cui proposta e delle cui caratteristiche distintive abbiamo parlato con Domenico Primavera, Senior Business Developer di OVH Italia, uno dei personaggi storici della subsidiary tricolore che conosce molto bene la realtà dell’azienda nel nostro Paese e il mercato.
Cominciamo subito… OVH opera sul mercato da quasi vent’anni. Allo stato attuale qual è il suo mercato di riferimento e perché siete diventati uno dei marchi più noti?
Il nostro target di riferimento è quello business, in particolare i professionisti del web, parliamo ovviamente di web agencies e system integrators. VAR e ISV (Independent Software Vendor).
Quello che ci distingue è la forza del nostro dipartimento di ricerca e sviluppo (R&D), che abbiamo internamente e che ci ha messo nella condizione di offrire servizi sempre più flessibili e di tenere il passo con l’innovazione tecnologica. Altro nostro punto di forza è il rapporto qualità-prezzo molto competitivo.
I centri di R&D sono quindi una delle vostre forze maggiori. Quanti sono e dove sono dislocati?
Prevalentemente in Francia, nelle sedi di Rennes, Lione e Brest e anche nel Quebec, in Canada. I dipendenti impiegati nella ricerca e sviluppo sono oltre 200.
E a livello di fatturato più o meno quanto investite all’anno in R&D?
Le ultime cifre danno quattro milioni di investimenti negli ultimi tre anni.
A proposito di personale, invece, quanti siete a livello mondiale? E in Italia?
Come Gruppo ad oggi abbiamo superato i 1.300 dipendenti. La maggior parte del personale è impiegato in EMEA. Abbiamo anche delle sedi in Nord Africa e nel Nord America. In Italia, la nostra sede di Milano conta circa 20 professionisti. La struttura è piccola ma già organizzata dal punto di vista Sales & Marketing, dell’HR & Finance e del Supporto, che conta da solo 8 unità. Una piccola subsidiary ben formata.
Focalizziamoci ora sull’offerta Cloud per capire come OVH cercherà di crescere nei prossimi anni: sottraendo clienti ai concorrenti ed erodendo progressivamente le loro quote di mercato o puntando più sulle nuove aziende che si affacciano al Cloud?
Entrambe le strade sono per noi interessanti, anche se è la seconda quella in cui crediamo di più.
Perché?
Perché stiamo vedendo che in tutto il mondo, e in particolar modo in Italia, le infrastrutture Cloud stanno crescendo. Tante aziende cominciano ad affacciarsi solo adesso in questo mondo. Da parte nostra c’è un impegno costante volto a promuovere un’evangelizzazione sull’importanza di adottare tecnologie Cloud.
Come state portando avanti questa operazione di evangelizzazione?
Stiamo svolgendo attività formative di varia natura. Protagonista, a questo proposito, è l’OVH Academy, in Italia e nel mondo, grazie alla quale stiamo portando avanti un’operazione di valorizzazione del ruolo del Cloud. Agire su chi sta migrando sulle infrastrutture Cloud o ottenere migliori performance, è quindi una delle nostre priorità, la strategia che consideriamo al momento la più vincente.
E OVH Academy, più in dettaglio, in cosa consiste?
Quello dell’OVH Academy, la cui prossima edizione si terrà a Napoli il 28 aprile, è un format che abbiamo studiato insieme a uno dei nostri Partner più importanti, VMware, con cui abbiamo disegnato la nostra offerta principale: quella del Dedicated Cloud. E’ un’iniziativa che nasce storicamente come formazione per i nostri clienti, ma che nell’ultimo anno ha coinvolto anche i prospect che stanno ancora utilizzando altre tecnologie, per far conoscere quali sono le caratteristiche, le performance e tutte quelle che sono le possibilità che mette a disposizione l’utilizzo di infrastrutture Cloud.
Il sodalizio con VMware dimostra che OVH punta molto anche sullo stringere delle partnership tecnologiche per riuscire a sfruttare meglio le opportunità che i nuovi trend dirompenti cui stiamo assistendo portano sul mercato. Perché oggi è così importante trovare dei partner con cui collaborare?
Negli ultimi anni OVH ha individuato brand internazionali, leader nel mercato, con cui stringere delle partnership e con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative e per mettere a disposizione dei clienti un’offerta sempre più competitiva sia in termini di innovazione sia di flessibilità, mantenendo costi infrastrutturali accessibili.
Ci sono novità su questo fronte? Che aree volete andare ad aggredire e con chi?
Il tema dello sviluppo di alleanze è sicuramente un elemento chiave per noi. A questo proposito, a livello Corporate con Intel, stiamo portando avanti dei progetti che si basano su nuove tecnologie. Molto attiva, anche in Italia, la collaborazione, con Microsoft e VMware.
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